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KIEV 60 - 1984/1992.
Si tratta di una refllex monoottica,di produzione Sovietica(KNEB Arsenal Ukraine),per pellicola in rullo formato 120,che produce
negativi 6x6cm di lato.
Il corpo e' completamente meccanico,otturatore a scorrimento orizzontale con tendine
in stoffa rinforzata.
I tempi di scatto vanno da mezzo secondo a 1/1000 di secondo piu' posa B.
Gli obiettivi sono intercambiabili e l'attacco e' una baionetta uguale a quella della
Pentacon Six prodotta in Germania Est dalla quale la Kiev 60 deriva come progetto.
Il tasto per la verifica della profondita' di campo si trova sul lato destro del corpo,accanto
all'ottica: va spinto verso il basso con otturatore carico per avere la chiusura del diaframma.
L'obiettivo Volna 80mm f.2.8 di serie ha strati antiriflesso e notevole qualita' generale.
Il contafotogrammi e' di tipo automatico con ritorno a zero con l'apertura del dorso a fine rullo.
Fotocamera semplice ed economica in grado di dare risultati eccellenti.
Le ottiche costruite per la Kiev 60 vanno da supergrandangolari a teleobiettivi spinti ma
si possono usare anche ottiche costruite per la Pentacon Six come il famoso Sonnar 180mm f.2.8 o
il 500mm f.5.6 Pentacon.
Utile il pentaprisma esposimetrico,facile da usare e preciso.
Le Kiev 60,come le Pentacon Six,sono conosciute per essere macchine con il difetto tipico
della debolezza del meccanismo di trascinamento:questo avviene poiche' alcuni leveraggi
interni,molto lunghi e costruiti con metalli non particolarmente duri,tendono a piegarsi con un uso
pesante e poco attento della macchina.Se questa considerazione era sicuramente valida per il professionista che
scattava decine di rulli alla settimana,non e' importante per chi si avvicina al mondo del medio formato. Al giorno d'oggi, scattando qualche rullo senza fretta,la Kiev 60 puo' durare anni senza problemi.
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